Manutenzione cambio automatico: perché è importante?
Le autovetture dotate di cambio automatico sono sempre più diffuse, e sempre più automobilisti (soprattutto coloro che utilizzano la macchina prevalentemente in città) optano per una soluzione di questo tipo. Oggi cercheremo di capire come funzionano i cambi automatici e perché sottoporli a manutenzione periodica è così importante.
Come funziona il cambio automatico?
Prima di parlare di manutenzione del cambio automatico, è importante ricordare che la funzione del cambio è quella di permettere all’automobilista di variare il rapporto tra il regime del motore e la velocità delle ruote, per dare il giusto imput agli pneumatici: in pratica, con le marce più basse il cambio riduce la velocità delle ruote, mentre con quelle più alte la aumenta.
Il cambio automatico svolge la stessa funzione di quello manuale, solo che lo fa in maniera autonoma, grazie a uno speciale sistema che cambia le marce in base al numero di giri che viene raggiunto.
La stragrande maggioranza dei cambi automatici è a “convertitore di coppia”: la coppia motrice viene trasferita tramite un convertitore idraulico posizionato fra motore e cambio. Le marce vengono cambiate grazie a delle speciali elettrovalvole che creano una differenza di pressione nell’olio che riempie il circuito.
Se il corretto funzionamento del cambio manuale dipende dall’olio al suo interno (che ha il compito di raffreddare e lubrificare gli ingranaggi), quest’ultimo è ancora di più importante per i cambi automatici nei quali, oltre alle funzioni appena elencate, svolge quella di garantire il cambio delle marce tramite le variazioni di pressione.
Sottoporre il circuito del cambio automatico a regolare manutenzione diventa quindi fondamentale per garantire il suo corretto funzionamento. Vediamo come.
Perché la manutenzione del cambio automatico è importante?
L’olio all’interno del cambio (come succede un po’ per tutti i fluidi dell’auto), con il passare del tempo tende a raccogliere impurità e residui creati dall’attrito degli ingranaggi in movimento. In pratica “si sporca”, diventando meno fluido, compromettendo il corretto inserimento delle marce.
L’olio del cambio automatico andrebbe sostituito ogni 60.000 km circa, quindi più frequentemente rispetto a quello del cambio manuale (che andrebbe sostituito ogni 90.000 km circa), e contemporaneamente l’impianto andrebbe “lavato”.
Il lavaggio del cambio è necessario perché svuotando semplicemente gli impianti una certa quantità di olio e le relative impurità restano all’interno del circuito: grazie a uno specifico macchinario che mantiene l’impianto in pressione, il meccanico procederà alla pulizia totale di quest’ultimo prima dell’inserimento dell’olio nuovo (e alla sostituzione del filtro).
Il nostro consiglio è quello di non sottovalutare la manutenzione del cambio automatico, e di fare attenzione ad eventuali sintomi di malfunzionamento, tra cui:
- Cambi di marcia lenti e meno precisi (che avvengono a un numero di giri molto più elevato del normale), preceduti da slittamenti.
- Cali di potenza in salita (il cambio fatica a passare a marce inferiori).
- Aumento dei consumi (soprattutto se si è soliti guidare in città).
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